DISTURBI DA STRESS CORRELATI

Hanno in comune l’esposizione della persona ad un evento traumatico e/o stressante.
La sofferenza psicologica che ne deriva può essere molto variabile e riguardare sintomi di ansia o paura, anedonia o disforia, rabbia, aggressività, sintomi dissociativi.
L’estrema variabilità reattiva a tali eventi rende piuttosto complessa la diagnosi, della quale riportiamo la descrizione del Manuale Diagnostico (DSM-5-TR; APA, 2023):
Disturbo da stress post-traumatico, caratterizzato da:
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esposizione a morte reale, minaccia di morte, lesione grave, violenza sessuale, per esperienza diretta, presenza diretta anche se accaduto ad altri, esserne venuti a conoscenza poiché accaduti ad un membro della famiglia o ad un amico stressato, se l’evento è violento o accidentale, oppure, infine, fare esperienza di una ripetuta o estrema esposizione a dettagli crudi dell’evento (come accade ad esempio a soccorritori, agenti di polizia, ecc.).
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presenza di 1 o più sintomi intrusivi, associato all’evento stressante, manifestatisi a seguito dello stesso, fra: ricorrenti involontari ed intrusivi ricordi spiacevoli, ricorrenti sogni spiacevoli, reazioni dissociative (es. flashback), intensa o prolungata sofferenza psicologica, marcate reazioni fisiologiche se esposti a fattori scatenanti interni o esterni connessi all’evento con evitamento persistente degli stimoli associati all’evento (ricordi, pensieri, sentimenti, fattori esterni)
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alterazioni negative di pensieri ed emozioni ad esso associati, persistenti distorsioni di pensiero inerenti causa o conseguenze dell’evento traumatico che portano ad incolpare se stesso o gli altri, persistente stato emotivo negativo, marcata riduzione di interesse a partecipare ad attività significative, sentimenti di distacco o estraneità verso gli altri, incapacità persistente di provare emozioni a connotazione positiva (es. felicità, soddisfazione, amore)
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marcate alterazioni dell’arousal e della reattività associate all’evento traumatico, iniziati a peggiorare dopo lo stesso, fra 2 o più di: comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia, comportamento spericolato ed autodistruttivo, ipervigilanza, esagerate risposte di allarme, problemi di concentrazione, difficoltà relative al sonno con durata superiore ad 1 mese, disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o altre aree.
Disturbo da stress acuto: caratterizzato da esposizione alle stesse esperienze del disturbo da stress post-traumatico (sopra descritte), ma della durata da 3 giorni fino ad 1 mese, in presenza di almeno 9 sintomi nelle categorie di seguito descritte.
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Sintomi di intrusione: ricorrenti, involontari ed intrusivi ricordi spiacevoli, sogni spiacevoli, reazioni dissociative, intensa e prolungata sofferenza o marcate reazioni fisiologiche in risposta a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico
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umore negativo: persistente incapacità di provare emozioni positive
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sintomi dissociativi: es. vedere se stesso da un’altra prospettiva, stato confusionale, rallentato nel tempo, incapacità di ricordare aspetti dell’evento
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sintomi di evitamento: tentativi di evitare ricordi spiacevoli, pensieri, sentimento relativi all’evento o fattori esterni (persone, luoghi, conversazioni)
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sintomi di arousal: difficoltà nel sonno, irritabilità con esplosioni di rabbia, ipervigilanza, problemi di concentrazione, esagerate risposte di allarme
Disturbo da lutto prolungato: caratterizzato da morte, almeno 12 mesi prima, di persona cara, sviluppo di una persistente risposta al lutto, caratterizzata da intensa nostalgia del defunto e/o preoccupazioni per i pensieri o i ricordi della persona deceduta, in presenza di almeno 3 sintomi fra disgregazione dell’identità (es. sensazione che una parte di me sia morta), marcato senso di incredulità, evitamento dei ricordi rispetto al fatto che è morta, intenso dolore emotivo legato alla morte (rabbia, amarezza, tristezza), difficoltà di riprendere la propria vita e le proprie attività, insensibilità emotiva, sentire che la vita è priva di significato, senso di solitudine ed angoscia, compromissione del funzionamento sociale per un periodo superiore a quello normato a livello sociale, culturale o religioso.
Come in tutte le manifestazioni sintomatologiche acute ed intense, la differenza prognostica è dettata dalla diagnosi precoce, nonché da un progetto terapeutico personalizzato che soltanto un clinico con competenze specifiche è in grado di effettuare.
Le linee guida internazionali riportano la Psicoterapia cognitivo comportamentale Trauma Focused (CBT-TR) e l’EMDR come prime linee di intervento clinico di cura. Intervento di secondo livello è considerata la farmacoterapia in associazione, rigorosamente prescritta e monitorata da un medico specialista in Psichiatria (APA 2009, 2013, 2017; US VETERAN, 2017; AUSTRALIAN GUIDELINE, 2020; CANMAT, 2014,2021; WHO, 2013, NICE 2018).
Nella nostra equipe operano professionisti che hanno acquisito competenze specifiche per il trattamento di questi disturbi, sia CBT che EMDR. Tali competenze sono state acquisite anche attraverso certificazioni internazionali, come visionabile dai nostri CV.